MUSICA E SPORT – Mondi vicini

Per molto tempo l’accostamento della musica all’attività sportiva ha rappresentato una sorta di tabù, un connubio che mal si concepiva e che sembrava non funzionare. Forse solo l’attività ginnica, il movimento dal ritmo costante, la ripetizione dei gesti nel tempo potevano offrire l’idea di un’armoniosità del corpo e del gesto stesso nel momento della loro esecuzione con un ritmo regolare. Il passo cadenzato sul ritmo dei tamburi o di battiti che ne delineano la sequenza e ne controllano la distanza ha creato subito anche coreografie con gruppi e formazioni di vario genere schierate sia in manifestazioni civili sia militari. La musica unita al ritmo ha invitato alla danza e il ritmo è essenziale nello sport. In ogni competizione ci si riferisce al ritmo che fa parte del movimento negli stessi giochi di squadra e anche in una gara individuale. Naturalmente alla base di ogni singola disciplina prevale l’atto, il gesto istintivo e repentino svolto sull’istante che permette di sopraffare l’avversario e raggiungere la meta. Il colpo di reni, lo scatto bruciante, la giocata improvvisa si basano tutte sul tempo, sull’attimo che permette all’atleta di primeggiare individualmente o di far vincere la propria squadra. La musica vera e propria basata su melodia, ritmo e armonia diventa soprattutto un elemento che accompagna la maggior parte delle discipline sportive, più come contorno quasi naturale e di sostegno ai vari sport, anche se in alcuni come il tennis, vige la regola del silenzio e la cadenza del tempo viene proprio imposta dal ritmo dei colpi inferti alla palla dei giocatori stessi. Gli unici sport in cui la musica come colonna sonora è imprescindibile sono la danza, il pattinaggio artistico o di figura e la ginnastica ritmica.

SCHEDA TECNICA
  • Dimensione: 17X24
  • Pagine: 112
  • Prezzo: Euro 13,00
  • ISBN: 9788899146986

Bruno Costa Laia, è nato a Torino il 29 novembre 1970. Ha conseguito la laurea in lingue e il dottorato di ricerca in Italianistica presso l’Università di Torino e il diploma di clarinetto presso il Conservatorio di Novara. Insegnante, juventinologo, appassionato cultore di calcio locale e internazionale, ha collaborato con testate locali e pubblicato per Bradipolibri con Bruno Magliano Un amore chiamato Victor Favria (2010), 100 anni … e sono ancora bambini (2012), Il grande Vallorco (2013). Ha partecipato alla pubblicazione di A-iè gnun ëd pi che noi! Storia della Juve in lingua piemontese (2018) con Vittoria Minetti.