C’ERA UNA VOLTA CAMIN – Lo stile e il genio di Vladimiro Caminiti

Vladimiro Caminiti se ne andò il 5 settembre 1993, consumato da un male incurabile. Aveva 61 anni. Fu giornalista, scrittore, poeta. 
Siculo di Palermo, migrato a Torino, innamorato pazzo del suo mestiere e del mestiere di don Giovanni, una vita non meno romanzesca della carriera. Uno, nessuno e centomila: Luigi Pirandello lo avrebbe riassunto così.
Camin è stato un caso letterario per come scriveva; la lingua italiana era la sua religione, ne difendeva il culto dalle invasioni barbariche con sermoni pittoreschi ma non grotteschi.

“Causio che si muove in verticale avanti e indietro, Cuccureddu che sfreccia invano cercato da Bittolo (che fa l’ha trovato?), Furino che caracolla come il Settimo lancieri, e Capello sempre impegnato da quel braccio zavorra, con quella testa alta, per vederci meglio, spunta dove meno te l’aspetti, t’infila il terzo gol, avvalorando il podismo nerboruto e ragionato di Furino; ed insomma questi quattro sono i padroni del vapore”.
Questo è un pezzo dell’articolo scritto da Vladimiro Caminiti e pubblicato su Tuttosport il giorno seguente di una vittoria della Juve sul Genoa, 3-0, con l’ultimo gol di Capello, colui che correva con il “braccio zavorra”. Si giocava il campionato 73-74, vinto dalla Lazio di Wilson e Chinaglia. Da notare l’espressione “braccio zavorra”, un’istantanea mostruosa che ti visualizza Capello che corre con il sedere ritto e il braccio destro che esce completamente fuori dal corpo: era la postura abituale del grande centrocampista friulano.

Disponibile anche in formato eBook su Amazon  € 3,99

SCHEDA TECNICA
  • Dimensione: 17X24
  • Pagine: 144
  • Prezzo: Euro 15,00
  • ISBN: 9788896184967
  • con fotografie

Roberto Beccantini, bolognese, ha scritto per «Tuttosport», «La Gazzetta dello Sport» e, dal 1992 al 2010, per «La Stampa». Ha seguito dieci Olimpiadi, nove Mondiali e otto Europei di calcio. Oggi collabora per «La Gazzetta dello Sport», «il Fatto quotidiano», il «Guerin Sportivo» ed «Eurosport». È stato giurato del Pallone d’oro di France Football. Ha pubblicato Juve ti amo lo stesso (Mondadori, 2007) e Quei derby che una Signora non dimentica (Priuli & Verlucca, 2007).

Riccardo Gambelli, senese, autore di Coriandoli BianconeriAli per vivere Il lisiantus bianco editi da Pascal Editrice. Inoltre, ha partecipato, con i pezzi dedicati a Franco Causio, Andrea Fortunato, Fabrizio Ravanelli, Paolo Rossi e Marco Tardelli, al libro collettivo, curato dall’anaj, I nostri campioni, (Bradipolibri, 2010).